Silvia Bellantoni

Arte e natura sono le mie più grandi passioni.

Così mi capita di non saper scegliere dove dirigere il mio sguardo: se alla distesa del mare con la sua luce impalpabile e ondeggiante; se alle soffici colline che sembrano tremolanti onde verdi; se, ancora, lasciare che il mio sguardo vaghi tra le vellutate ombre di una galleria d’arte, attratto da colori, ombre e luci…

Non ho frequentato un istituto d’arte, ma ho girovagato alla ricerca di un appagamento sensoriale tra spiagge, dune di sabbia, prati verdi, sempre con lo sguardo rivolto a captare ciò che di meraviglioso ci circonda.

La mia anima è equamente attratta dalla natura e dalla città, dalle distese di verde alle mostre d’arte.

Che cosa significa tutto questo, per me?

Significa dare un senso più completo alla mia vita; significa fornire ai miei sensi-all’udito, alla vista, al tatto-quel senso di appagamento che diventa memoria di vita.

Quante volte ho pensato di portarmi a casa e conservare per sempre un raggio di sole che penetra tra gli alberi di un bosco d’estate; il baluginino della luce sul mare appena increspato; il bianco accecante del cielo nel mezzogiorno di luglio…

Poi, un giorno, ho deciso di provare a ricreare quelle luci, quei colori, quelle ombre, quei chiaroscuri così profondi, così impalpabili e sfuggenti; ho deciso che volevo provare a dare spessore tangibile alle mie sensazioni e, così, ho deciso di sperimentare la pittura materica.

Ecco: le mie tele sono il frutto di una sperimentazione che mi ha permesso di mettere a punto, da auto-didatta, una texture con cui dare forma e fermare per sempre la carezza del vento d’estate, la freschezza dell’acqua, l’alternarsi della luce dorate nel folto della macchia mediterranea .

La pittura, per me, è questo: socchiudere quella porta che consente di accedere ad un mondo di luci , di ombre e colori, di sabbia e di vento, di erba e di acqua.

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