Questa volta ha superato davvero le aspettative, nonostante fossero già piuttosto alte come scrivevo nel mio precedente articolo dello scorso marzo.
Cecilia Alemani, Direttrice Artistica della 59° Biennale Arte 2022 a Venezia, è stata proprio brava e con lei le numerosissime donne artiste che hanno collaborato ed esposto le proprie opere.
Sembra che la presenza delle donne per questo evento abbia superato il 90% e bisogna ammettere che la differenza si vede!
Così racconta la Alemani: “ La mostra Il latte dei sogni prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011), in cui l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. E’ un universo libero e pieno dio infinite possibilità, ma è anche l’allegoria di un secolo che impone una pressione intollerabile sull’identità, forzando Carrington a vivere come un’esiliata, rinchiusa in ospedali psichiatrici, perenne oggetto di fascinazione e desiderio ma anche figura di rara forza e mistero, sempre in fuga dalle costrizioni di un’identità fissa e coerente. A chi le chiedesse quando fosse nata, Carrington rispondeva che era stata generata dall’incontro tra sua madre e una macchina, in una bizzarra comunione di umano, animale e meccanico che contraddistingue molte delle sue opere.
L’esposizione Il latte dei sogni sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme ad altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano.”
E’ talmente magico sia il tema che la sua interpretazione che qui non serve svelare altro se non invitare tutti gli appassionati d’arte e anche chi è solamente curioso a non perdersi questa bella occasione che elargisce forti emozioni (a volte anche sconcertanti), profonde riflessioni e tanta bellezza.
La città di Venezia ospita inoltre infinite altre piccole mostre correlate alla Biennale che vedono partecipazioni di diverse nazioni.
Inutile sottolineare che i luoghi della città che accolgono questi eventi collaterali sono già incantevoli di per sé ed è straordinario vedere come non si renda necessario impegnarsi nella ricerca ma basta girovagare tra le calli per trovarsi imbrigliati in qualche installazione o mostra o anche solo sculture che incantano!
Insomma, abbiamo la fortuna di respirare Arte ovunque, grazie ancora mia dolce Venezia!