Anche per noi è’ stato suggestivo osservare le opere della mostra “Il mito di Venezia - da Hayez alla Biennale” .
I numerosi e prestigiosi quadri mirabilmente esposti al Castello di Novara evidenziano due momenti importanti, quello della città di Venezia come era nei secoli scorsi e il chiaro passaggio della pittura, verso fine ’800, alla nuova dimensione dell’arte moderna con rappresentazioni che non si limitano al grande virtuosismo tecnico ma che vedono affiorare l’anima e il sentimento.
Troviamo il sapore del popolo, i costumi, i mestieri umili, il tutto rappresentato nei più disparati modi a seconda delle epoche e degli artisti, ma la costante che percorre tutte le epoche e gli stili sono i “riflessi”, questo specchiarsi caratteristico nell’acqua che fa da costante ritorno di sagome di edifici e di figure, questo rimbalzare di forme e colori in mare come nei canali che è una peculiarità unica di Venezia.
E’ sempre così magica questa città e qui si percepisce quanto lo sia sempre stata anche in passato, ha saputo incantare e fare sognare chiunque, dal grande artista al barcaiolo, al gondoliere, alla lavandaia.
E’ proprio così, è davvero un grande mito.