È stata davvero una grande sorpresa scoprire un altro tesoro a Venezia.
Siamo alla Giudecca, isola ancora preservata dal turismo di massa e dove si rispira arte diversa da quella istituzionale che solitamente attira il turista “mordi e fuggi”.
Qui la vita locale e la quotidianità conservano ancora una dimensione autentica e piena di sapore. È in questo contesto, attraversando l’interno dell’isola che siamo approdati a Villa Hériot, sede della UIA (Università Internazionale dell’Arte).
Il fascino della villa ci ha subito travolto e la gentilezza e la disponibilità del personale che ci ha accolto ci ha permesso di visitare gli ambienti e incontrare gli alunni che stavano lavorando al corso di restauro.
La bellezza dell’ambiente e di questa villa a ridosso del mare in un’area verde ben curata e prestigiosa sprigiona un’autentica energia che porta inevitabilmente ad assaporare il piacere e il rispetto per il Bello che qui sembra sopravvivere al di sopra di ogni cosa.
I giovani studenti provenienti da diversi luoghi del mondo e dell’Italia si impegnano in questo corso triennale per acquisire il titolo di “Tecnico/a del Restauro di Beni Culturali “, una figura professionale con un alto grado di competenze scientifiche e di capacità di intervento operativo che collabora con il restauratore nel campo del restauro e della conservazione delle opere d’arte.
Il percorso formativo è così sviluppato:
– restauro della scultura lignea policroma (1° anno)
– conservazione dei materiali lapidei (2°anno)
– conservazione delle superfici decorate dell’architettura (3°anno)
Cosa aggiungere se non il ringraziamento a Lisa Pierantoni per l’accoglienza la disponibilità e invitare tutte le persone amanti dell’arte e della conservazione dei nostri beni a fare visita a questo luogo tanto nascosto quanto unico.
Visitate il loro sito: https://uiavenezia.com/